Una dichiarazione d’Amore

Questo post, caro Acero, vuole essere una dichiarazione d’amore per te. Proverò ad esprimere quello che mi stai donando in questi ultimi giorni, sperando che le mie parole diventino una dedica speciale per te, tutta per te. Vorrei tanto che, leggendolo, tu sorridessi e ti sentissi emozionato.

Caro Acero, è da giovedì scorso, 8 maggio, che sto vivendo ed assaporando la scia del nostro incontro. Quella stessa sera è stato eletto il nuovo Papa e io ti ho fatto la battuta, forse ovvia ad una prima impressione, ma per me assolutamente veritiera, che quella data resterà storica anche per noi due.

Di sicuro, lo resterà per me: ho toccato vette sublimi di emozione, di senso di completezza e di gratitudine perché ti ho nella mia vita.

Mi hai detto che, quando stavi arrivando in auto, mi hai vista aspettarti nel piazzale, e il tuo cuore si è riempito d’amore. La stessa cosa è successa a me qualche istante dopo: quando ho incrociato il tuo sguardo, attraverso il finestrino, mentre parcheggiavi, il mio cuore ha avuto un sussulto e la mia anima ha immediatamente riconosciuto la tua e si è sentita bene. Nel momento in cui ci siamo abbracciati, sono tornata a casa e ho ricevuto benessere e felicità.

La mia dichiarazione d’amore per te è questa: ogni singolo momento vissuto con te è un momento perfetto.

Te l’ho detto quel pomeriggio, mentre facevamo l’amore: ti ho sussurrato avrei voluto fermare quell’istante in cui i nostri visi erano vicini e noi ci guardavamo, ed eravamo soltanto noi due. Noi con la perfezione del nostro amore. Certo, sappiamo bene entrambi che Acero e Pesciolina non sono perfetti, ma il nostro sentimento lo è! E  questo nostro Amore così grande ci dà la forza e il desiderio di migliorarci come persone e come coppia; ci esorta a portare pazienza quando non ci capiamo e a resistere quando dobbiamo affrontare giornate difficili.

Giovedì 8 maggio io e te abbiamo aperto la porta di una stanza e ci siamo ritrovati a casa.

Ci siamo presi per mano e abbiamo onorato il sentimento che ci unisce.

Io ti amo Acero, e ti amerò sempre.

La tua Pesciolina.

 

Pioggia e pensieri sparsi

Le previsioni meteo di questi giorni non sono molto favorevoli: è prevista pioggia fino a Pasqua, forse anche a Pasquetta. E in effetti oggi, dalle mie parti, c’è un assaggio di ciò che ci aspetta. Piove a tratti, con quella pioggia fina ma persistente che contrasta con la luce del giorno e con il cinguettio degli uccelli: pare fuori luogo!

Poco fa ho incontrato una cinciallegra che saltellava e svolazzava qua e là, lungo il portico dove si trova il mio ufficio. Era allegra e vivace, e non si curava molto di me che la osservavo con un sorriso. L’ho seguita con lo sguardo, godendo del suo canto e dei suoi movimenti. Una dolce, piccola ed innocente creatura che esplorava il mondo intorno a noi.

Quest’incontro inaspettato l’ho preso come un segnale positivo, in un lunedì uggioso.

Adesso sono davanti al computer, a scrivere queste righe di “pensieri sparsi”, tutti attraversati da un unico comun denominatore: Acero.

Eh sì, lui è tanto presente oggi, in me ed intorno a me, e lo è con una presenza particolarmente benefica e appagante.

Credo che i momenti che abbiamo condiviso oggi siano stati preziosi: eravamo entrambi tranquilli e ci siamo isolati, dedicandoci l’uno all’altra.

Non abbiamo parlato di argomenti in particolare, non abbiamo fatto chissà che cosa; semplicemente, siamo stati insieme senza fretta, senza ansie. E questo mi ha fatto – e mi fa – stare bene. Mi ha consentito di attraversare questa giornata mantenendo la rotta e l’equilibrio, e sentendo il cuore che batte sereno.

Per questo, in un inizio serata in cui la pioggia continua a cadere, non potrei desiderare niente di meglio, se non affacciarmi alla finestra per guardare fuori stando abbracciata al mio amore Acero: lui mi cingerebbe la vita da dietro e appoggerebbe il suo viso sulla mia spalla, cercando la pelle del mio collo attraverso i miei capelli…e noi due resteremmo così, abbracciati in silenzio ad ascoltare il ticchettio delle gocce di pioggia.

Immagino noi due, insieme, in una giornata di pioggia e lascio che questi pensieri sparsi mi  trasportino dolcemente in un’altra dimensione.

 

Un anniversario speciale

Poco fa ti ho scritto un messaggio, per dirti che hai reso questa giornata di anniversario davvero speciale.

Leggere il tuo post odierno su questo blog, infatti, mi ha illuminato come se mi trovassi immersa nella luce della fotografia che hai scelto a corredo del tuo racconto. Quel racconto che parla di noi due, e la cui lettura mi ha fatto pensare che sarà bello ritrovarci qui, l’anno prossimo, a parlare ancora una volta del nostro 7 aprile!

Oggi siamo riusciti a vederci in videochiamata e a parlarci più volte, anche se mai così a lungo come ci piacerebbe fare. Ho percepito la tua dolcezza e le tue carezze. Già tutto questo, nella sua semplicità, aveva reso speciale il nostro anniversario.

Ma tu hai fatto ancora di più: questo pomeriggio ti sei ritagliato, nonostante i tuoi impegni, del tempo  per scrivere della nostra prima conoscenza, per raccontare quello che è stato il nostro inizio, anche se noi all’epoca non lo sapevamo ancora.

Il tempo che mi hai dedicato oggi e la sorpresa di trovare il tuo post sono il regalo più bello che tu potessi farmi.

Leggere, qui su Trentanni, che ti senti amato da me, mi riempie il cuore di emozioni positive e di energia per farti stare sempre meglio.

Adesso, anche se è ormai sera, non posso che venire qui anche io, per dirti che quel nostro primo contatto è stato piacevolissimo e probabilmente era già scritto nel destino che ci saremmo incontrati. Come dici tu, forse ci siamo sempre conosciuti, senza saperlo. Di sicuro, oggi siamo uniti più che mai, e le nostre mani strette l’una nell’altra sono un sigillo del nostro Amore.

Buon secondo anniversario di noi, caro Acero!

Due anni di noi

Due anni sono trascorsi. Non avevi un volto, e nemmeno un nome. Mi colpiva il tuo modo di scrivere: elegante e forbito, ma diretto e sicuro. Eri cordiale ed empatica; allo stesso tempo, potevi diventare dura e spigolosa all’occorrenza. Un bel caratterino, insomma. Mi hai suscitato interesse e simpatia.  Eri troppo intrigante perché mi accontentassi di assisterti dialogare con altri.

Due anni e qualche giorno fa, leggendo un tuo intervento, ho deciso di rendermi visibile ai tuoi occhi. Sono stato costretto ad aspettare quasi una settimana, poi, finalmente, hai replicato. Era la mattina del 7 Aprile 2023. Stavo per perdere le speranze di “incrociarti”. Ti ho immediatamente stuzzicata; la tua risposta mi ha fornito la sfrontatezza di bussare alla tua porta, poche ore dopo.

Tornando indietro di due anni, eravamo due persone con le proprie storie di vita, con le proprie cicatrici, con le proprie abitudini ed i rispettivi progetti. Frequentavamo luoghi diversi, avevamo a che fare con persone differenti e problemi distinti da affrontare. Esisteva un unico punto di contatto. Un piccolo angolino della nostra esistenza è quello che ci ha fatto incontrare, apparentemente in maniera del tutto casuale. In realtà io avevo notato te, e tu me.

La mia vita è cambiata da subito. Ho iniziato ad aspettarti, a sorridere intimamente quando ci contattavamo. Mi sono accorto che ti pensavo ininterrottamente. Pian piano prendevi forma. Più ti conoscevo e più ti trovavo speciale. Ho cominciato a gioire e soffrire intensamente. E’ successo. Quello che ormai credevo impossibile, è avvenuto: mi sono innamorato di te, Pesciolina.E siamo al secondo nostro anniversario.

Sono passati due anni. Oggi ti amo e mi sento amato. Le nostre storie si sono intrecciate. I tuoi luoghi diventano anche i miei luoghi, conosco indirettamente le persone che frequenti, i tuoi problemi abitano anche i miei pensieri. Il minuscolo punto di contatto si è evoluto: spesso aderiamo mentalmente l’uno all’altra come i nostri corpi quando ci amiamo. Due anni sembrano almeno dieci. Forse ci siamo sempre conosciuti, senza saperlo. Oggi la mia vita è anche la tua vita e desidero possa essere così per almeno trent’anni.

Di prima mattina

Di prima mattina in casa c’è molto silenzio; sento soltanto il brusio del frigorifero in cucina. Sono seduta al tavolo, da sola, con il mio caffè bollente nella tazzina.

Sto iniziando la mia giornata…però manca qualcuno. E quel qualcuno, sei Tu.

Tu sei il mio inizio più bello, il posto dove vorrei sempre tornare, per non andare più via.

Buongiorno Amore mio!

Tua Pesciolina

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Il nostro risveglio

Caro Acero, quando ti penso ancora addormentato e in procinto di svegliarti, vorrei essere là con te, al tuo risveglio. Vorrei baciarti, accarezzarti, ed essere i primi occhi che incontrerai aprendo i tuoi. Vorrei che quel momento fosse nostro. Vorrei condividerlo con te; guardarti e viverti.

Stanno arrivando le giornate in cui la natura si risveglia dopo il torpore invernale, e le ore di luce si allungano.

Tra poco fioriranno i ciliegi e tutti gli alberi da frutto, e il cielo azzurro profumerà di primavera, e i prati verdi saranno pieni di fiori colorati. Già si vedono le margherite, le violette e i narcisi.

Io, caro Amore mio, penso al tuo risveglio di prima mattina, alle sensazioni che provo quando mi soffermo ad immaginare come potrebbe essere addormentarmi distesa accanto a te, sotto lo stesso lenzuolo, e risvegliarmi con il calore che sprigiona il tuo corpo quando è vicino al mio. Riesco ad immaginare la dolcezza di quei momenti, quando dal sonno e dall’abbandono dei sensi, si ritorna presenti a se stessi e ci si riaffaccia alla realtà della vita attiva.

Tu sei la mia realtà più bella.

Tu sei tutti i pensieri d’amore che entrambi teniamo dentro di noi senza manifestarli all’altro, perché le ventiquattr’ore non ci bastano per raccontarli.

Qui te ne ho appena dedicato uno, caro Acero: il nostro risveglio. Io e te insieme.

Un altro sogno della nostra storia d’amore che, prima o poi, realizzeremo!

Buon primo compleanno!

Caro Trentanni, buon primo compleanno anche da parte mia!

Acero ti ha plasmato un anno fa, come prezioso e palpitante regalo per me. Palpitante perché tu, caro Trentanni, a modo tuo vivi e cresci con noi: raccogli le nostre riflessioni, le dediche, i pensieri sparsi, le piccole grandi gioie quotidiane e i momenti “no”.

In questo primo anno di vita ne hai già viste, di cose: hai viaggiato, hai fatto da paciere, ti sei emozionato e commosso, hai sorriso e ti sei divertito.

Oggi è il 17, un numero che a me piace molto e che non ho mai considerato in modo superstizioso. A maggior ragione, visto che ci cade anche il tuo compleanno, non posso che amarlo ancora di più.

Caro Trentanni, io e Acero oggi ti abbiamo pensato subito, e speriamo che i nostri auguri ti facciano piacere.

Il mio Amore ti ha già fatto una dedica molto speciale, alla quale mi unisco con questo mio messaggio: Buon primo compleanno! Evviva per questo primo traguardo!

Ne restano ancora ventinove da raggiungere…ma ti dirò che io e Acero auspichiamo ne seguiranno tanti altri. Eh sì: non possiamo che augurarti una lunga vita, caro Trentanni, perché tu sei il nostro compagno di viaggio, l’insostituibile testimone del nostro Amore!

 

 

Buon compleanno Trentanni!

Buon compleanno Trentanni!

Un anno è trascorso e sei cresciuto tanto. Il tuo compleanno mi fa tornare indietro con la mente. Ricordo quel periodo: io e Pesciolina ci eravamo visti da pochi giorni. Eppure la “scia” di benessere si stava dissolvendo, ora dopo ora. Tante cose nuove stavano succedendo. Pesciolina, ero orgoglioso di te, della tua nuova avventura. Allo stesso tempo ero preoccupato: per i pensieri che ti tormentavano, per la tua salute e per noi.

Avevo deciso di provare a farti un dono speciale. Messi da parte i miei malesseri, ho iniziato ad informarmi su come creare un blog, un luogo virtuale che potesse diventare la nostra “casa”. Una volta sviluppata l’idea, l’ho messa in pratica. Il compleanno di Trentanni sarebbe dovuto cadere in una data importante. So che lo è per te, Pesciolina; da quando ci sei tu, lo è diventata anche per me.

In questi dodici mesi abbiamo scritto tanto, fissando momenti importanti della nostra storia. E’ solo il primo compleanno. Ne desideriamo almeno altri ventinove. Tra alti e bassi il nostro legame si sta consolidando. Come un anno fa, stiamo attraversando una fase complicata, in certe situazioni difficile e dolorosa. Il nostro amore non è in discussione, la possibilità di viverlo come vorremmo, talvolta, viene messa alla prova.

Mi sono dilungato su di noi, ma è il compleanno di Trentanni, la sua festa. Per questo motivo, auguro al nostro amico blog di restare il nostro compagno di viaggio tanto a lungo. Lo ringrazio per questi 365 giorni trascorsi tra di noi e con noi. Gli auguro di prosperare e di maturare senza mai perdere la spontaneità e la freschezza dell’infanzia. Io e Pesciolina continueremo ad impegnarci affinchè questo sia solo il primo di una lunga serie di compleanni speciali da festeggiare insieme.

 

San Valentino 2024

E’ il nostro primo San Valentino su Trentanni.

Partendo dal presupposto che San Valentino non è mai stata per me una ricorrenza particolarmente sentita, si tratta pur sempre della festa degli innamorati. Ed io lo sono tanto di te, Pesciolina. Tuttavia, nei giorni precedenti, ho atteso questa data combattuto tra il desiderio che arrivasse e quello che fosse già sorpassata.

In diverse circostanze ho temuto che oggi potesse non essere la nostra giornata, il nostro San Valentino. Ho avuto paura che la sofferenza per non poter stare con te, potesse superare la felicità di trovarci “insieme”, ancora dopo un anno.

Già…perché un anno fa Trentanni ancora non esisteva. Anzi, era allo stato embrionale nelle mie idee. Stavi attraversando un momento complicato e faticoso. Le tue difficoltà si ripercuotevano su di me. Da lì è derivata l’ispirazione per creare questo blog. Desideravo potesse essere un dono per te (magari per San Valentino) ed un ponte, che ci tenesse collegati, nonostante le distanze. Non sono arrivato in tempo e Trentanni ha preso vita con qualche giorno di ritardo.

Ho ricevuto il più bel regalo questa mattina, poco dopo le 8: dopo gli acciacchi dei giorni scorsi, ti ho vista in forma. Un dono l’ho ricevuto qualche giorno fa, proveniente da te. Un altro me l’hai confezionato nel corso della mattinata. Il tuo amore è il regalo prezioso che oggi custodisco gelosamente e bramo di ricevere quotidianamente.

Spero che questo breve articolo, in cui ti riporto quanto ti scrissi un anno fa, possa tu considerarlo un piccolo pensiero come anticipo di quello che spero presto tu possa ricevere dalle mie mani:

“San Valentino è fatto di rose, di cuori, di frasi d’amore (magari scopiazzate), di una cena fuori, di tempo per stare insieme. Per noi non è stato questo, ma il primo San Valentino pensando a te è stata una giornata piena d’amore, provato e ricevuto. Il nostro è quello che desidero, nonostante la nostalgia di te, di momenti per noi, di coccole vere nostre. Ho passato un San Valentino da persona innamorata e di questo ti ringrazio tanto️”

Oggi potrei ripeterti tutto questo, aggiungendo che ti amo ancora di più, pesciolina.

Buon viaggio, piccolo amico!

Questa notte una dolce creatura pelosina ha lasciato questa Terra per giungere nel meraviglioso paese, riservato agli animali, che si trova oltre l’arcobaleno. Mi piace credere, come dice una leggenda piena d’amore, che loro, quando finisce il loro tempo su questa Terra, attraversino il ponte variopinto e arrivino in un posto di colline verdi e ruscelli freschi, illuminato di giorno da un sole che scalda piacevolmente e protetto, durante la notte, da stelle scintillanti. Un luogo dove loro possono correre, giocare ed essere liberi e felici.

La perdita di un piccolo amico, affezionato compagno di giochi e di coccole, con cui si sono condivisi tanti momenti quotidiani e speciali; con cui ci sono state confidenze scambiate attraverso gli sguardi, e lunghi discorsi scadenzati da carezze sul loro morbido mantello, è un dolore straziante.

È un vero e proprio lutto, senza voler pretendere di fare paragoni con la perdita di persone care: chi ha perso un animale, sa cosa intendo dire, sa – purtroppo – che cosa si prova.

Questa notte è partito, per quell’ultima destinazione magica, il piccolo amico del mio Acero. Se ne è andato improvvisamente, mentre Acero, che aveva appena capito che non stava bene, lo aveva preso tra le sue braccia, senza poter neppure pensare che stava morendo.

Acero ha avuto il privilegio di stare con lui in quel momento, di accompagnarlo e coccolarlo a lungo, anche quando lui non c’era più.

Vorrei dire ad Acero di essere grato per aver avuto il privilegio di essere stato scelto quale amico umano per tanti anni da quel gatto così dolce e chiacchierone, birbante e premuroso.

I gatti sono così: ti scelgono, e sanno essere affettuosissimi e fedeli.

Oggi il cuore fa tanto male, e scendono tante lacrime lungo il viso, ma passeranno questi giorni e un po’ alla volta si andrà avanti.

Resteranno i tanti ricordi, e la certezza che quella piccola preziosa vita è stata serena, ha portato tanta gioia in una casa, e altrettanta ne ha ricevuta.

Buon viaggio, caro dolce micio di Acero: va’ verso il paese oltre l’arcobaleno, dove troverai tanti, tanti amici che ti vorranno bene, come te ne è stato voluto tanto qui!